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13-27 Agosto 2011: intensa ondata di calore: commento dei valori termici registrati nell'est-veronese

    L'intensa ondata di calore partita poco prima di ferragosto si inserisce in un contesto estivo fino a quel momento poco brillante sotto il profilo termico. Luglio aveva visto una piccola fase calda con un picco di 35.3°C (Stazione di Soave), poi le temperature si sono mantenute leggermente sottomedia sino alla prima decade di Agosto quando un'alta pressione decisamente importante di matrice nord-africana si è collocata su parte del continente europeo coinvolgendo pienamente l'Italia.

    I record registrati dalla stazione di Soave sono i seguenti:
    massima assoluta: +38.3°C (23/08/2011)
    giorno più caldo: 20/08/2011 con +30.3°C di media
    minima più alta: +22.9°C (20 e 26/08/2011)
    indice di calore più alto: +41.5°C (22/08/2011)
    media delle massime (13-27 Agosto): 35.6°C
    media delle minime (13-27 Agosto): 21.1°C
    media delle medie (13-27 Agosto): 28.3°C
    differenza di temperatura media rispetto Agosto 2010: +3°C

    Approfondimenti:
    Un fattore che non ha amplificato eccessivamente l'effetto del calore è stato il modesto grado di umidità relativa registrato nelle giornata più calde. Difatti nei giorni con valori prossimi ai 38°C si rilevava un'Ur sui 25-28% che seppure non bassissima (visti i valori termici) risultava essere tra le più contenute nel territorio regionale e tale da non esaltare eccessivamente il cosiddetto "heat index" (link per approfondire il concetto di indice di calore/temperatura apparente - http://www.nimbus.it/faq/030609indicecalore.htm).
    Nonostante un'Ur non altissima l'indice di calore è arrivato a 41.5°C tale da esprime un disagio di questo tipo: Sensazione di malessere generalizzato. Pericolo. Evitare gli sforzi.

    La Stazione di Soave posta a circa 12 metri dal livello del suolo (ubicazione sul tetto) rileva valori che fanno riferimento ad un contesto abitato sebbene di modesta densità e molto prossimo alle colline ed all'aperta campagna. In ogni caso sotto il profilo bioclimatico è più interessante segnalare i valori registrati in questi contesti, ossia quelli abitati, piuttosto che in aperta campagna collocazione tipica delle stazioni agrometeorologiche dell'Arpav.

    Il confronto della Stazione di Soave con quelle dell'Arpav ubicate nell'est-veronese mette in rilevo i seguenti aspetti:
    i valori massimi registrati dalla Stazione di Soave sono molto allineati a quelli delle più prossime stazioni Arpav, le quali però sono collocate in fondovalle o pianura ed a 2 metri dal suolo su superfici erbose. Si evince che lo schermo solare auto-costruito è molto efficiente e, nonostante il posizionamento sul tetto, nel periodo in esame la media delle massima registrata è stata superiore di 0,2°C, 0.9°C e 0,5°C rispetto ad Arcole, Colognola ai Colli e Montecchia di Crosara.
    Diverse sono le considerazioni per i valori minimi dove le condizioni meteo di alta-pressione unitamente alle caratteristiche territoriali dove sono ubicate le centraline Arpav hanno esaltato l'inversione termica in particolare per Colognola e Montecchia. Si osserva perciò che la media delle minime a Colognola è stata di ben 4,6°C inferiore rispetto ai rilevamenti della Stazione di Soave; più contenuto è il divario rispetto a Montecchia (2.8°C) e Arcole (2.2°C).


    Nella rappresentazione grafica è riportata la ricostruzione del gradiente termico verticale relativo al primo mattino del 23 agosto; viene evidenziata al massimo l'inversione termica in Valtramigna: nei primi metri dei bassi strati si rilevavano fino a 7°C in meno rispetto alla sommità delle colline di Fittà (296 mslm) dove persisteva sempre oltre il tramonto una leggera ventilazione che ostacolava il calo termico notturno abbassando però l'umidità relativa. Infatti si passava dal 100% di Ur della valle fino al 68% della collina.


    L'ondata di calore si conclude col passaggio di un fronte freddo sulle Alpi che induce un cambio di circolazione atmosferica con progressivo calo termico e dell'Ur. L'ondata calda è stata relativamente breve come durata. I valori importanti si sono registrati per circa 10 giorni consecutivi. Sono stati stabiliti dei record specialmente in quota.